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Fake News
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I bibliotecari insegnano…(2008)
Quanto insegnano i bibliotecari? Da noi [Centro per la Valutazione dell'Assistenza Sanitaria, CEVEAS, Modena] tantissimo. Per i corsi interni facciamo una media di 25 giornate all’anno: sono i corsi generali, quindi aperti a tutti. Poi facciamo corsi specifici per settore, ad esempio, il settore infermieristico o quello psichiatrico. Nella nostra Azienda i vari servizi possono chiedere corsi ad hoc per le specifiche utenze e in genere si tratta di due o tre mezze giornate. Quante persone partecipano al corso? In media 15... -
Biblioteche e bibliotecari in sanità tra Compassionate Computing e fake news. Nuovi scenari al tempo della pandemia (2021)
Le biblioteche sanitarie, in quanto istituzione sociale, sono responsabili della sensibilizzazione alla salute pubblica e della fornitura di informazioni aggiornate agli operatori sanitari e agli utenti. In qualsiasi pandemia, il ruolo di un bibliotecario è quello di ideare strategie di comunicazione efficaci che forniscano al pubblico e alle popolazioni esposte che sono più a rischio informazioni attuabili per garantire la sicurezza dei cittadini. Nell'era dei social media, la disinformazione è diffusa attraverso diversi canali di social media e i bibliotecari devono contrastare questo fenomeno solo condividendo informazioni affidabili. Nella pandemia del coronavirus, la letteratura mostra che due strategie sono più efficaci per i bibliotecari e gli utenti: facilitare il lavoro da casa per il personale di biblioteca e fornire agli utenti le informazioni necessarie per evitare l'infodemia -
Il bibliotecario esperto di verifica della qualità delle informazioni. False notizie sul Coronavirus: dove verificarle (2020)
Vi è una lunga tradizione delle biblioteche, peraltro poco conosciuta al di fuori, in tema di verifica delle fonti informative, di capacità di controllare i fatti, di smascherare le fake news. Ricordiamo gli 8 principi IFLA e riportiamo solo un esempio dal mondo biomedico riferito al tempo della pandemia. Dal blog GIDIF RBM del 27 marzo 2020: "Nei giorni scorsi [marzo 2020] abbiamo cercato di dare il nostro piccolo contributo nello sforzo collettivo contro il COVID-19 divulgando link e punti di accesso alle informazioni mediche e scientifiche più aggiornate che possono essere utili ai nostri colleghi e ai professionisti sanitari. Esiste però un altro e non meno importante “fronte” della buona informazione che può avere ricadute molto importanti dal punto di vista della salute pubblica, ed è quello dell’informazione sanitaria alla popolazione. E nello specifico, quello del contrasto alle informazioni non controllate che spesso circolano in modo virale attraverso canali di informazione più o meno informali e autorevoli.In questo post cercheremo di condividere con voi alcune fonti di informazione che possono aiutarci a verificare le informazioni sanitarie sul Coronavirus con cui veniamo a contatto. Spesso si pensa che il problema della diffusione virale delle “fake news” sia circoscritto al chiacchiericcio dei social network. Ad esempio i numerosi messaggi circolati via Whatsapp. Spesso si ritiene che questa circolazione sia innescata da troll o comunità “complottiste” che iniettano queste informazioni e le fanno circolare di condivisione in condivisione per particolari interessi di parte.Eppure, può capitare di imbattersi in informazioni scorrette provenienti anche da fonti ritenute affidabili [...] -
La circolarità della comunicazione in Sanità. Ne parla la presidente EAHIL [2019]
Come in economia, anche in Sanità la comunicazione è circolare: dal paziente, al medico, infermiere, paziente, intermediario, documentalista, giornalista, paziente, medico...in un flusso che viaggia n più direzioni e su più canali. Per far fronte alla complessità della comunicazione in medicina è necessario un dialogo aperto fra biblio-documentalisti biomedici, giornalisti, filosofi, medici, infermieri, pazienti...Il tema è stato affrontato al Workshop “La circolarità della comunicazione in sanità: potere e rischi” organizzato dal GIDIF-RBM a Milano il 15 marzo 2019 nell’ambito del Convegno Bibliostar. Fra i relatori, l'allora presidente dell’EAHIL Maurella della Seta che ne parla nella sua Lettera del presidente pubblicata nel Journal of EAHIL. Si legge nella lettera della Presidente EAHIL: «La “biblioteca integrata” non è più solo un’aspirazione, ma un nuovo modello e una serie di tecniche volte a migliorare l’integrazione sociale di informazioni e servizi in un mondo globale. Le biblioteche prevedono, quindi, la sfida della complessità. […]. Nel contesto sanitario lo scenario è particolarmente impegnativo per tre ragioni principali: a) la posta in gioco è la salute delle persone; b) interessi importanti, compresi quelli di natura economica; c) comunicazione che svolge un ruolo strategico, dal momento che non è facile salvaguardare l’affidabilità dell’informazione trasmessa. Da qui l’idea di proporre un laboratorio dedicato alla comunicazione sanitaria, come opportunità di condivisione e riflessione […]. La speranza – conclude Maurella Della Seta – è che da questa breve relazione possa essere di ispirazione per nuove idee da applicare alle nostre realtà locali».Il testo integrale del report del Workshop delle Stelline è stato pubblicato su Biblioteche oggi 2019 a cura degli organizzatori. -
GIDIF-RBM, Gruppo Italiano Documentalisti dell’Industria Farmaceutica e degli Istituti di Ricerca Biomedica
Il Gruppo Italiano Documentalisti dell’industria Farmaceutica e degli Istituti di Ricerca Biomedica (GIDIF-RBM) è, dal 1985, l'associazione dei bibliotecari documentalisti biomedici italiani.