The Consumer and Patient Health Information Services Caucus (CAPHIS) connects health sciences librarians and other consumer health information specialists with a forum, educational opportunities, and specific resources for patients, their families, and other consumer health information users.
Chi frequenta la Biblioteca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma?
Principalmente i nostri studenti e specializzandi. Gli studenti vengono qui soprattutto per studiare per gli esami, quasi sempre portandosi i propri libri. Vengono anche utenti esterni di altre facoltà romane che hanno bisogno delle nostre risorse. Non soltanto, però, studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria, dal momento che le nostre strutture didattiche ospitano anche dei corsi della facoltà di Economia.
E i medici, infermieri e farmacisti?
Soprattutto medici e docenti si collegano online alle risorse della Biblioteca, perché hanno poco tempo per venire in Biblioteca. In generale, il personale sanitario è sempre più abituato a utilizzare internet per le proprie ricerche bibliografiche. Gli infermieri, non avendo tutti a disposizione una postazione dotata di computer, non consultano molto le risorse elettroniche...
Un articolo importante che mette in rilievo una pietra miliare nella storia del coinvolgimento del bibliotecario biomedico nell'assistenza ai pazienti. Il primo programma volto a coinvolgere i bibliotecari nella clinica fu il Literature Attached to Charts (LATCH) che iniziò nel 1967 al Washington Hospital Center (USA).Con gli anni, il bibliotecario della salute ha ampliato i suoi compiti e ha creato diversi profili di lavoro. Oggi dobbiamo distinguere fra Bibliotecario clinico e Informationista. In Italia esiste un profilo del bibliotecario chiamato "Documentalista", anche se non ancora ampiamente riconosciuto. In questo articolo si ripercorre la storia del bibliotecario della salute, dalle sue origini fino ad oggi.
"Per promuovere la lettura e rendere accessibile a tutti i cittadini il diritto alla cultura e all'informazione, la Regione Toscana ha attivato specifici progetti mirati a sostenere e a promuovere i servizi bibliotecari destinati alle categorie a rischio esclusione sociale, in particolare ai degenti ospedalieri e ai disabili..."IL modello toscano è un esempio di collaborazione fra biblioteca pubblica e ospedale