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I° Convegno dei Documentalisti operanti nell'Industria Farmaceutica e negli Istituti di Ricerca Biomedica (1983)
Nel 1983 un gruppo di bibliotecari documentalisti operanti in case farmaceutiche, Istituti Zooprofilattici, Istituti di ricerca e Cura, Ospedali e Università organizzano un convegno per affrontare le tematiche legato all'avvento delle banche dati biomediche e ai sistemi di collegamento a distanza e dei primi tentativi di automazione. Vi era la necessità di formare nuovi professionisti esperti nelle metodologie di ricerca dell'informazione biomedica. Nel 1985 si costituisce il GIDIF RBM -
Sognare a pagine aperte (2009)
Carta d’identità della biblioteca Cosa caratterizza la vostra biblioteca? [Biblioteca scientifica "Giovanni Maria Guiso" della Asl n.3 di Nuoro] Per garantire a tutti i dipendenti la possibilità di accedere al servizio, abbiamo pensato di privilegiare le risorse on line, accessibili da tutti i computer aziendali, tramite indirizzo IP: oggi, da tutte le strutture della Asl di Nuoro è possibile accedere direttamente alle riviste, fare ricerche bibliografiche, chiedere e ricevere informazioni. Questo servizio è stato pensato perché sebbene il territorio sia stato ridimensionato, con l’istituzione di nuove provincie, l’Azienda è ancora molto estesa, con molteplici sedi anche molto distanti fra loro... -
Le fonti migliori hanno un costo (2008)
In che misura i progressi dell’Information Technology hanno cambiato il lavoro del bibliotecario e del documentarista scientifico? I progressi nell’Information Tecnology non hanno avuto una influenza particolare sulle fonti di informazioni, che da sempre sono definite come infinite, ma sulla loro gestione e diffusione. Mentre in passato ciò avveniva principalmente attraverso un sistema cartaceo, oggigiorno, ai sistemi che ormai possiamo definire “classici” (banche dati, data proceessing, posta elettronica e Internet) dobbiamo aggiungere il Web 2. 0. Gli strumenti del Web 2. 0, ovvero blog, wikis, social-networking, podcasting, videopodcasting e così via, facilitano la collaborazione e lo scambio di informazione tra individui, e permettono ad ognuno di diventare editore aggiungendo, modificando e diffondendo le informazioni, comprese quelle in audio e video. Questi strumenti ben si adattano al mondo delle biblioteche e dei centri di documentazione favorendo una maggiore interattività con gli utenti e una maggiore partecipazione da parte di questi che possono così contribuire sia all’arricchimento delle fonti di informazione sia alla diffusione delle informazioni stesse. Come sono state colte, dalle industrie farmaceutiche, le opportunità della “rivoluzione digitale” dell’informazione?... -
Il web 2.0 ci cambierà la vita (2008)
Il ricercatore scientifico legge? Deve leggere, è uno dei suoi obblighi in un certo senso. Diversamente, non sarebbe aggiornato. I vostri utenti leggono con regolarità le riviste mediche o al bisogno, per trovare informazioni? È difficile rispondere alla domanda, perché avendo ormai tutti il collegamento elettronico, sfuggono ad un nostro controllo. Direi, comunque, che leggono senz’altro un certo numero di riviste, che ogni utente sceglie e continua a seguire nel tempo con regolarità. Molti, per esempio ricevono gli e-alert sugli aggiornamenti. Le altre riviste, quelle considerate un po’ più marginali rispetto al proprio lavoro, vengono consultate al bisogno, per esempio per fare una ricerca; e a questo punto, noi ce ne accorgiamo, perché ci chiedono anche copie di lavori che non abbiamo. Dunque, i ricercatori ne fanno un uso abbastanza informato… Sicuramente. E questo anche grazie alla partecipazione ai corsi di formazione che noi organizziamo... -
Indovina chi viene in Biblioteca? (2008)
Il personale ospedaliero legge? Il personale ospedaliero legge abbastanza, poi molto dipende dalla specialità di cui fa parte: è chiaro che un medico che fa ricerca è più portato a mantenere un aggiornamento costante in campo scientifico. Leggono molto gli studenti del corso di laurea in scienze infermieristiche, che frequentano la biblioteca per la preparazione degli esami o la redazione della loro tesi. Cosa porta medici, infermieri, farmacisti o dirigenti sanitari in Biblioteca? Dipende dall’utente, i medici vengono soprattutto a recuperare degli articoli precisi, di cui hanno già i riferimenti bibliografici, ma non mancano casi di medici che vengono a sfogliare l’ultimo numero della rivista della loro specialità o di pubblicazioni importanti come The Lancet, BMJ, New England, per il piacere dell’aggiornamento. Diverso è il discorso per quanto riguarda gli studenti che, oltre al recupero di articoli precisi, molto spesso chiedono un aiuto nella ricerca nelle banche dati a nostra disposizione o nel nostro catalogo... -
Dietro la Biblioteca Medica Virtuale (2008)
A quante riviste è abbonata la vostra Biblioteca? A circa 1300 riviste a stampa e circa 5000 riviste elettroniche. Queste ultime in gran parte le acquisiamo tramite consorzi. Questa Biblioteca possiede anche dei fondi speciali? Sì, la Biblioteca dell’Istituto possiede due fondi speciali: quello dei libri Rari e di pregio ed il fondo della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Per quanto riguarda i Rari, si tratta di circa mille esemplari stampati tra il XVI secolo e la prima metà del XIX. Attualmente è in corso un progetto, in parte finanziato dal Ministero della Università e della Ricerca, finalizzato alla catalogazione in linea di questo materiale ed alla digitalizzazione di parte dei testi. E il fondo della Organizzazione Mondiale della Sanità? La collezione dei documenti OMS nasce dalla antica collaborazione tra il nostro Istituto e questa Organizzazione di rilevanza internazionale. La Biblioteca funge da depositaria dei documenti OMS e dal 1991 è anche sede di uno dei Centri di Documentazione OMS per l’Italia con compiti di raccolta, archiviazione e diffusione della documentazione prodotta dall’OMS. -
Indietro non si torna (2009)
Gestire la biblioteca di un istituto privato presenta problematiche diverse rispetto agli istituti pubblici? Di recente, ci sono state riduzioni nel budget? Sono convinta che, nella situazione attuale di crisi economica generale, le biblioteche, sia pubbliche che private, stiano tutte attraversando un momento difficile: i tagli coinvolgono anche le biblioteche. Molto dipende poi, dalla politica che il proprio Ente attua, per riuscire a conciliare i tagli con la minore penalizzazione possibile della qualità del servizio offerto. Nel 2006 sono subentrata come responsabile della biblioteca medico-scientifica e mi è stato chiesto di contenere al massimo le spese degli abbonamenti. Ho proceduto con l’eliminazione di titoli che dalle statistiche di accesso risultavano poco consultati. In questi ultimi due anni, la spesa è rimasta pressoché invariata, grazie anche alla nostra appartenenza a BiblioSan, che ci ha consentito di risparmiare ulteriormente e con un minimo impegno ci ha permesso l’accesso a migliaia di nuovi titoli. Come risultato complessivo abbiamo potuto garantire un servizio migliore qualitativamente, pur riducendo la spesa. Nel vostro Istituto, il documentalista ha una suo riconoscimento professionale? No, nessun riconoscimento ufficiale. La sottoscritta è “referente” della biblioteca... -
Fatti amico un bibliotecario (2015)
Come è cambiata la figura del bibliotecario biomedico negli ultimi anni? Da quando ho iniziato a lavorare nel 1989 il ruolo del bibliotecario biomedico è cambiato molto nel campo dell’assistenza sanitaria e nel corso degli ultimi anni continua a cambiare. Viene data molta più enfasi all’insegnamento e alla ricerca. I bibliotecari biomedici fanno parte di team di clinici per aiutarli a trovare informazioni e ad eseguire una ricerca bibliografica su Medline e su altre fonti di informazioni biomediche. Inoltre, insegnano agli studenti di medicina come funziona il mondo dell’informazione. Questo duplice ruolo di insegnamento e di ricerca è sempre stato importante ma sembra esserlo diventato sempre di più negli ultimi anni.... -
Tante informazioni e nuove sfide. Come covid-19 ha rivoluzionato le biblioteche scientifiche (2021)
[...] a giocare un ruolo chiave fin dall’inizio della pandemia di covid-19 sono stati i bibliotecari e documentalisti scientifici. Il loro ruolo, infatti, va oltre la gestione degli abbonamenti e l’accesso alle risorse educative. Dovrebbero essere curatori di contenuti che mirano a fornire la migliore assistenza possibile ai professionisti sanitari, aiutando a tracciare il percorso verso un’assistenza sanitaria di livello... -
Qualche prodotto significativo , frutto della collaborazione con Biblioteche-Centri di Documentazione in Italia
Sulla scia dei prodotti della capacità innovativa e collaborativa di grandi biblioteche biomediche straniere quali: PubMed e MedlinePlus solo due delle tante risorse prodotte e manutenute dalla National Library of Medicine (NLM) e dal National Center of Biotechnology Information (NCBI), entrambi afferenti al National Institute of Health (NIH), USA come abbiamo visto ne Le origini CISMeF, è un progetto avviato dal Centro Ospedaliero Universitario di Rouen, Francia. Questo catalogo indicizza, dal 1995, i principali siti e documenti in lingua francese e rende disponibili anche risorse per i i cittadini pazienti. accenniamo a qualche prodotto italiano realizzato in partnership con biblioteche biomediche, servizi di IT e altri. - Il Medical Subject Heading in italiano a cura del Servizio Documentazione dell'ISS - il portale ISSalute per l'informazione sanitaria di qualità al cittadino di lingua italiana, prodotto e manutenuto dall'ISS: vi collaborano anche biblioteca, servizio documentazione e attività editoriali - CiGNOweb.it, il database di risorse informative per i pazienti sui tumori in lingua italiana prodotto e manutenuto dalla biblioteca del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (CRO) IRCCS (è la continuazione di Azaleaweb, 2003-2006, progetto collaborativo supportato da 6 biblioteche oncologiche e dalla rete Alleanza Contro il Cancro). Entrambi accessibili tramite BiblioSan - Risorse per il cittadino in fase di validazione, ETHIC, Evaluation Tool of Health Information for Consumers Molti altri sarebbero degni di nota... -
Il ruolo in costante evoluzione del bibliotecario documentalista della salute. Spunti da PubMed
Presupposto: é nella natura delle biblioteche essere “growing organisms", quindi anche il ruolo di chi vi opera è in costante evoluzione. Strategia di ricerca bibliografica in PubMed sul ruolo in evoluzione del bibliotecario biomedico: (medical librarians[mesh] OR "health librarian"[ti] OR libraries[tw]) AND ("evolving role" OR (role[ti] AND librarian*[ti]) OR (role[ti] AND information*[ti] )) Aggiornamento al 09/03/2022