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Oggetto è esattamente
Biblioteche biomediche
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Hai un problema? Chiedi al bibliotecario! Bibliotecari biomedici: una guida a cambiamento [2015]
Il tascabile di Barbara Martin e Cristian Lo Iacono – dal titolo Bibliotecari biomedici: una guida al cambiamento – costituisce un’analisi dettagliata e rigorosa relativa a un aspetto importante del mondo delle biblioteche: il bibliotecario biomedico. Questa professione non è ancora prevista dalla legislazione italiana e non vi è un termine che la rappresenti in n modo chiaro. In genere si intende un bibliotecario “prestato” al campo della sanità e che opera in contesti ospedalieri, aziende sanitarie o di centri di ricerca. Si tratta quindi di un bibliotecario di frontiera, di confine che promuove informazione scientifica di qualità. Informazione scientifica che ha visto un notevole ampliamento dell’offerta con l’avvento di strumenti sempre più web 2.0 oriented, mettendo tutto a disposizione a portata di un click. È quindi cambiato il ruolo del bibliotecario biomedico? In fondo no. Il moderno bibliotecario fa il lavoro che ha sempre fatto e cioè quello di assicurarsi che i propri utenti abbiano l’informazione di cui necessitano in tempi rapidi, nel formato che trovano più utile. Quello che di sicuro è cambiato, e sta cambiando, è il contesto ove il bibliotecario si trova ad operare; le Biblioteche, in particolare quelle biomediche, sono entità locali in un mercato dell’informazione e della conoscenza che è globale e viaggia prevalentemente sulla rete. Per tale motivo i due autori partono sin da subito mettendo in primo piano la necessità di comprendere i bisogni informativi dei propri utenti spostandosi sempre più da modelli centrati sul sistema, con interventi a pioggia, verso modelli dove l’utente e le sue esigenze diventano il fulcro centrale del proprio lavoro. Tale visione definita dai nostri autori “olistica”, permette, in tempi di risorse scarse e tagli radicali alle risorse, di decidere quali risorse acquistare e gestire favorendo la cooperazione fra biblioteche e la nascita di consorzi tra di esse (ad esempio, il Sistema Bibliotecario Biomedico Lombardo e Bibliosan). Qui entra in pieno gioco la conoscenza della propria utenza, ma anche la conoscenza dell’istituzione ove il bibliotecario si trova a operare. Infatti, sempre più attivamente le biblioteche biomediche intervengono nelle varie fasi di recupero e valutazione della produzione scientifica. Questo fornisce una visione a 360 gradi del proprio lavoro e contributo: dalla ricerca bibliografica, alla stesura dell’articolo, al supporto al processo di pubblicazione e, infine, alla valutazione del suo impatto. Il tutto nasce dalla stessa esigenza di sempre: fornire risposte in tempi brevi a clinici, ai ricercatori, agli infermieri che necessitano di risposte immediate ai loro quesiti medico-scientifici. I bisogni informativi del personale sanitario richiedono tempi rapidi, spesso al letto del paziente, basate su prove di efficacia e tratte dai principali database biomedici e farmaceutici.La maggior parte dei sanitari, ancora oggi, non acquisisce particolare dimestichezza nell’uso delle banche dati durante il proprio corso di studi. Per il professionista sanitario, quindi, il problema non è l’accesso all’informazione ma la sua selezione e comprensione senza inutili perdite di tempo e di energie. Tutto ciò richiede in primis una costante formazione del bibliotecario stesso. L’aggiornamento è la prima sfida per il bibliotecario e il documentalista biomedico. Formazione continua che segue i mutamenti delle banche dati, delle piattaforme di accesso alle risorse in un continuum di webinars, seminari, conferenze, convegni anche all’estero. Troppo spesso tale formazione è lasciata alla libera iniziativa del bibliotecario che segue percorsi da “autodidatta” in base ai mutamenti editoriali più che un preciso percorso di crescita. Visto in quest’ottica il ruolo del bibliotecario biomedico muta nello scenario contemporaneo. Come sottolineato dai due autori oltre al supporto nell’acquisizione documentale del Document Delivery, alla gestione dei cataloghi e loro aggiornamento, alla gestione degli acquisti, si affianca un ruolo fondamentale: quello del bibliotecario formatore. In tale veste il bibliotecario non fornisce solo “corsi” sulle banche dati biomediche e le risorse della biblioteca ma diventa un ponte, un tramite verso un mondo sempre più informatizzato. Il passaggio dalla carta all’online ha sì permesso al ricercatore un recupero immediato della documentazione scientifica ma allo stesso tempo ha messo in luce la scarsa dimestichezza dei clinici all’uso delle risorse elettroniche. Nel contempo i bibliotecari biomedici dovranno sempre più affrontare una nuova generazione di digital natives ove la funzione sarà quella di indirizzare l’informazione verso un uso costruttivo e partecipato dei social media non solo per aumentare la visibilità dei ricercatori, ma anche per la possibilità di fare rete in cui i clinici si scambiano informazioni dati e contenuti. E i pazienti ? Proprio attraverso l’uso dei social media, delle pagine Facebook dei nostri enti o delle biblioteche e dei blog, è possibile dare informazioni in modo semplice ma al contempo accurato sulle nuove scoperte evitando ai pazienti la ricerca forviante sul web. D’altra parte alcune biblioteche all’interno dei propri ospedali hanno da tempo aperto punti informativi per i pazienti a con l’obiettivo principale di fornire informazioni scientifiche di qualità, mirate e personalizzate e, contestualmente, di offrire un servizio di accoglienza ai pazienti, familiari e cittadini. Per quest’ultimo e per la disamina precedente il bibliotecario biomedico dovrebbe essere maggiormente coinvolto nei progetti di ricerca. Non solo per gli aspetti di ricerca veri e propri, o della raccolta dati, ma anche per quello che gli autori definiscono il passaggio dalle competenze alle capacità di chi mette a disposizione le proprie conoscenze ad altri professionisti per produrre dei risultati in ambito clinico o di ricerca. Parola chiave diventa reciproca fiducia. Per tutto il resto vale sempre il motto del bibliotecario: hai un problema? Chiedi in biblioteca! -
Qualche prodotto significativo , frutto della collaborazione con Biblioteche-Centri di Documentazione in Italia
Sulla scia dei prodotti della capacità innovativa e collaborativa di grandi biblioteche biomediche straniere quali: PubMed e MedlinePlus solo due delle tante risorse prodotte e manutenute dalla National Library of Medicine (NLM) e dal National Center of Biotechnology Information (NCBI), entrambi afferenti al National Institute of Health (NIH), USA come abbiamo visto ne Le origini CISMeF, è un progetto avviato dal Centro Ospedaliero Universitario di Rouen, Francia. Questo catalogo indicizza, dal 1995, i principali siti e documenti in lingua francese e rende disponibili anche risorse per i i cittadini pazienti. accenniamo a qualche prodotto italiano realizzato in partnership con biblioteche biomediche, servizi di IT e altri. - Il Medical Subject Heading in italiano a cura del Servizio Documentazione dell'ISS - il portale ISSalute per l'informazione sanitaria di qualità al cittadino di lingua italiana, prodotto e manutenuto dall'ISS: vi collaborano anche biblioteca, servizio documentazione e attività editoriali - CiGNOweb.it, il database di risorse informative per i pazienti sui tumori in lingua italiana prodotto e manutenuto dalla biblioteca del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (CRO) IRCCS (è la continuazione di Azaleaweb, 2003-2006, progetto collaborativo supportato da 6 biblioteche oncologiche e dalla rete Alleanza Contro il Cancro). Entrambi accessibili tramite BiblioSan - Risorse per il cittadino in fase di validazione, ETHIC, Evaluation Tool of Health Information for Consumers Molti altri sarebbero degni di nota... -
BVS-P. Biblioteca virtuale per la Salute Piemonte [2017]
La Biblioteca Virtuale per la Salute – Piemonte è uno strumento di supporto all’attività degli operatori della sanità piemontese.La qualità delle cure, la loro appropriatezza, l’indipendenza di giudizio su prodotti e farmaci, la conoscenza delle novità terapeutiche, il progresso professionale, la razionale programmazione e gestione dei servizi sanitari sono strettamente connessi con la possibilità di ricerca e di approfondimento scientifico da parte di tutto il personale della Sanità.La Biblioteca Virtuale per la Salute – Piemonte (BVS-P) nasce per volontà della Regione Piemonte e la sua gestione, prima affidata al Centro di Documentazione Regionale DoRS della ASL TO3, è ora assegnata alla ASL di Biella con DGR prot. n. 57-4531 pubblicata sul BURP n. 3 del 19 gennaio 2017.La BVS-P offre periodici elettronici e banche dati agli operatori della sanità piemontese, per consentire loro di ricercare progressi e significati nella letteratura scientifica, sui temi della salute e dell’ambiente.Inoltre si propone di promuovere la medicina basata sulle evidenze, e di contribuire alla formazione nel campo della ricerca bibliografica e della valutazione critica della letteratura scientifica. -
INFOR_BIOMED. Rete Ligure per le Risorse Informative Biomediche [2008-]
Infor_Biomed Liguria nasce per volontà di fornire a tutte le figure professionali del servizio sanitario ligure un facile e veloce strumento per la condivisione in rete di informazioni bibliografiche di qualità. Il 27 marzo 2008 la Regione Liguria e le aziende sanitarie territoriali (ASL, EO, IRCCS) hanno siglato l'intesa per la realizzazione di Infor_Biomed, un irrinunciabile strumento di lavoro e di aggiornamento professionale. -
SBBL, Sistema Bibliotecario Biomedico Lombardo [1994-]
SBBL è la biblioteca biomedica di Regione Lombardia, ovvero il sistema di biblioteche biomediche creato negli anni '90 dalla Regione Lombardia allo scopo di offrire una corretta e aggiornata documentazione scientifica e clinica al personale sanitario operante nelle strutture sanitarie lombarde pubbliche e/o accreditate. Attraverso una rete di biblioteche e centri di documentazione aderenti a SBBL, la Regione garantisce agli operatori la possibilità di un supporto scientifico alle decisioni cliniche complesse e la formazione continua permanente, nel quadro della medicina basata sulle evidenze. SBBL rappresenta un significativo e strategico punto di riferimento per la gestione della Sanità in Lombardia che punta sulla cultura e sull’aggiornamento professionale degli operatori sanitari per incidere sul livello qualitativo delle prestazioni sanitarie. -
Formazione & Informazione: Ufficio Formazione & Biblioteca scientifica
Vi sono organizzazioni del SSN, di medio-piccola dimensione o caratterizzate da flessibilità organizzativa, in cui la Biblioteca, che si occupa dell'aggiornamento continuo del personale, e l'Ufficio Formazione, che provvede alla formazione continua ECM, sono strettamente interdipendenti [e diretti dalla stessa persona]. Una di queste è l'IRCCS Neurologico Casimiro Mondino di Pavia -
La biblioteca della Fondazione Rovati e il Museo Etrusco a Milano, Monza. Scienza, etruscologia e arte (2020)
La Fondazione Rovati di Monza annuncia l’apertura nel 2021 della biblioteca che raccoglierà testi scientifici, d’arte e arte contemporanea e soprattutto un vasto corpus specialistico dedicato all’etruscologia. Testi e riviste scientifiche, ovviamente, perché all’origine c’è un’industria farmaceutica, ma poi volumi di etruscologia, arte e archeologia, storia del paesaggio, topografia antica, storia delle religioni, manuali di storia e discipline antichistiche, fonti greche e latine, volumi sulla geografia del mondo antico e opere di grande interesse quali le collezioni del Corpus Speculorum Etruscorum, importanti periodici e un nutrito fondo di saggi d’arte con un focus sulle arti contemporanee. Sarà questa la biblioteca privata [manager la bibliotecaria documentalista Francesca Gualtieri] ma aperta ai ricercatori e agli studiosi creata dalla Fondazione Rovati a Monza. Dove confluiscono, per esempio, due dei più importanti fondi italiani di studi sull’etruscologia: la Fondazione Rovati sta completando al realizzazione del Museo Etrusco a Milano e sarà a Monza, nella sede storica di Rottapharm Biotech, che trovano casa la raccolta specialistica di Giovannangelo Camporeale e la donazione degli eredi di Emilio Arrigoni. -
La biblioteca biomedica dell'Università di Firenze (2020)
La Biblioteca Biomedica dell'Università di Firenze è depositaria di un patrimonio librario e manoscritto straordinario, le cui origini risalgono al 1678... Cercando con "biblioteca medica" o "biblioteca biomedica" su YouTube si ottengono video soprattutto di biblioteche biomediche universitarie. Un' ulteriore dimostrazione della debolezza della visibilità dei presidi bibliotecari del Servizio Sanitario Nazionale. Esempio di presenza di biblioteche mediche su YouTube -
If they don’t know what you’re doing, then tell them! part of the issue Library Marketing (2011)
Imparare a fare un buon marketing in biblioteca è fondamentale. in questo numero di Elsevier's Library Connect giugno 2011, alcuni articoli sull'argomento. Di seguito: "Se non sanno cosa stai facendo, allora diglielo! Un primer su come iniziare il marketing" Zuzana Helinsky, Library Consultant, zh Consulting, Lund, Svezia Altrettanto importante è imparare a misurare l'impatto delle biblioteche -
Napoli: un modello “integrato” per la Biblioteca di area medica [2017]
La Biblioteca Medica opera in un duplice contesto, quello accademico e quello sanitario, deve quindi fornire una serie di servizi. Pertanto, il bibliotecario biomedico deve adattare e acquisire nuove competenze e quindi devono essere identificati nuovi profili professionali. La nuova definizione della Biblioteca Medica dovrebbe essere integrata, non più spazio fisico o virtuale -
For a history of Documentation in Italy : the Associazione Italiana per la Documentazione Avanzata (1983-2017)
Obiettivo dell'Associazione era di divulgare la conoscenza della Documentazione e dell'attività del documentalista. Promuoveva l'organizzazione di eventi e attività di formazione e certificazione professionale. Oltretutto, essa sosteneva la comunità scientifica mediante la creazione di gruppi di lavoro e di studio e contribuiva alla diffusione delle notizie con il giornale «AIDAinformazioni». AIDA era presente nello scenario nazionale e internazionale dell'informazione scientifica tramite la collaborazione con altre associazioni professionali. [Testo dell'editore]. -
Bibliosan - Le Biblioteche in rete degli Enti di Ricerca Biomedici Italiani [2003-]
Dal sito BiblioSan.it "Il Sistema Bibliosan, promosso dal Ministero della Salute, si avvale della rete delle biblioteche degli Enti di ricerca biomedici italiani. A Bibliosan aderiscono le biblioteche degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS), dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dell’Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), dell’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) e l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). -
GIDIF-RBM, Gruppo Italiano Documentalisti dell’Industria Farmaceutica e degli Istituti di Ricerca Biomedica
Il Gruppo Italiano Documentalisti dell’industria Farmaceutica e degli Istituti di Ricerca Biomedica (GIDIF-RBM) è, dal 1985, l'associazione dei bibliotecari documentalisti biomedici italiani. -
Collaborazione con Wikimedia per valorizzare il patrimonio storico dell'Azienda Ospedaliera "SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo" di Alessandria [2020]
L’Azienda Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, forte di una tradizione che risale a XVI secolo, possiede un ricco patrimonio storico e un gruppo di professionisti attivo nella ricerca scientifica. Al fine di valorizzare questa ricchezza storico-artistica ma anche umana, ha deciso di avviare un progetto di collaborazione con la comunità di Wikimedia, l’insieme degli utenti che fa capo a Wikipedia e agli altri siti “fratelli” dell’enciclopedia libera. A tal fine metterà a disposizione, nel corso del tempo, una serie di risorse in modalità open access, con licenze libere, che verranno utilizzate nel corso del progetto. L’intenzione alla base di questo progetto di collaborazione è quello di costruire attività di arricchimento della conoscenza a disposizione della cittadinanza, comprendere come le risorse condivise del Centro di Documentazione e dell’Ufficio Comunicazione possano contribuire alla crescita dell’enciclopedia e come la capillarità e la diffusione di queste risorse culturali aperte possano valorizzazione il patrimonio e la produzione scientifica aziendale, nonché contribuire all’enciclopedia libera e alla diffusione di informazioni mediche verificate e autorevoli, in particolar modo in un periodo storico come questo dominato dall’infodemia. Si tratta della prima collaborazione ufficiale in Italia avviata da un’istituzione sanitaria con la comunità di Wikimedia. -
Il bibliotecario in Sanità (2016)
Un articolo importante che mette in rilievo una pietra miliare nella storia del coinvolgimento del bibliotecario biomedico nell'assistenza ai pazienti. Il primo programma volto a coinvolgere i bibliotecari nella clinica fu il Literature Attached to Charts (LATCH) che iniziò nel 1967 al Washington Hospital Center (USA).Con gli anni, il bibliotecario della salute ha ampliato i suoi compiti e ha creato diversi profili di lavoro. Oggi dobbiamo distinguere fra Bibliotecario clinico e Informationista. In Italia esiste un profilo del bibliotecario chiamato "Documentalista", anche se non ancora ampiamente riconosciuto. In questo articolo si ripercorre la storia del bibliotecario della salute, dalle sue origini fino ad oggi. -
Spunti di letteratura professionale sulle testate nazionali e internazionali di informazione biomedica. Articoli sulle/delle biblioteche della salute.
Una ricerca, in modalità avanzata, in Google Scholar per dare un'idea approssimata della letteratura su argomenti relativi all'informazione biomedica aventi una qualche relazione con le biblioteche e l'Italia. Cercando "health information" journals librar ital, in modo che tutte le parole della stringa, aventi quella radice, siano presenti nei documenti ritrovati (in tutti i campi e non solo nel titolo), al 21 gennaio 2021 otteniamo circa 4.200 risultati relativi agli ultimi 50 anni. Ordinati per pertinenza, i risultati danno un'idea dell'impatto delle biblioteche della salute e dei professionisti che vi operano.I lavori più interessanti sono solitamente prodotto di collaborazione tra professionisti diversi. -
EAHIL, the European Association for Health Information and Libraries
L'EAHIL, associazione europea delle biblioteche biomediche, nasce nel 1986 per riunire bibliotecari e professionisti dell'informazione che lavorano nelle biblioteche di scienze mediche e sanitarie in Europa. A tutt'oggi, l'Associazione conta circa 1900 membri provenienti da 64 paesi. Un folto gruppo di bibliotecari documentalisti italiani è stato ed è attivo nell'associazione nel ruolo di Presidente, Comitato direttivo, nei vai gruppi di interesse, nel Council e nel giornale dell'associazione e in altre attività. -
ICCU - Anagrafe delle Biblioteche Italiane. Quante appartengono alla Tipologia Biblioteche appartenenti a Enti del Servizio Sanitario Nazionale
L’ICCU, Istituto Centrale per il Catalogo Unico, censisce regolarmente la situazione delle biblioteche italiane tramite l’Anagrafe delle biblioteche che è aggiornata su base spontanea e prevede diverse tipologie. Al 15 gennaio 2021, su un totale di 11945 biblioteche italiane, risultano: - biblioteche di enti territoriali: 6252 - biblioteche delle Università statali: 1404 - biblioteche di enti ecclesiastici: 1124 - biblioteche pubbliche statali del MIBACT: 46 - biblioteche di settore non precisato: 18360.L’ICCU rende disponibili anche i dati aperti relativi all’anagrafe delle biblioteche scaricabili in formato .csv e e Linked Open Data in formato Json, xml etcPurtuttavia il filtro per “tipologia amministrativa, Enti e aziende del Servizio sanitario nazionale” restituisce n 108 risultati, ma è una sottostima delle biblioteche biomediche perché, a parte le incompletezze e gli errori dovuti alla spontaneità, tale tipologia non comprende le biblioteche appartenenti, per esempio, a società/accademie/associazioni pubbliche o private non SSN o le biblioteche di case farmaceutiche. Vi sono poi le biblioteche universitarie specializzate nel settore biomedico che, tuttavia, presenta problematiche di tipo diverso. -
L’alfabetizzazione sanitaria: biblioteche e bibliotecari per il benessere dei cittadini [2018]
L’alfabetizzazione sanitaria è la capacità di ottenere, elaborare e capire informazioni sanitarie, in modo tale da partecipare attivamente, insieme ai medici, al processo decisionale per quanto riguarda la propria salute.Le biblioteche e i bibliotecari... -
L'area per le attività di biblioteca, documentazione, comunicazione e divulgazione scientifica negli Enti di Ricerca biomedica del SSN e il personale di "supporto alla ricerca" [2020]
Il Decreto, "Regolamento recante valutazione del personale di ricerca sanitaria", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 3-1-2020, istituisce la figura del ricercatore sanitario e del supporto alla ricerca fra i ruoli del Servizio Sanitario Nazionale e ne definisce le modalità per la valutazione dopo cinque anni. Non è citato il termine "bibliotecario" ma, fra le altre aree, all'articolo 6, punto e) prevede l'area per le attività di biblioteca, documentazione, comunicazione e divulgazione scientifica e quindi chi vi lavora.Questo personale è previsto però solo negli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, IRCCS, e negli Istituti Zoo-Profilattici, IZS. -
Prendersi cura della salute: un’insolita alleanza. Biblioteche biomediche e biblioteche pubbliche (2020)
Il dossier "Biblioteche Innovative" presenta una rassegna delle esperienze delle biblioteche che hanno in comune la ricerca di soluzioni volte a ridefinire il loro ruolo, con particolare attenzione alla dimensione sociale e ai nuovi percorsi di accesso alla conoscenza. Partendo da un'esperienza bibliotecaria concepita come centro della comunità, passiamo ad esaminare un caso di coinvolgimento delle imprese locali in una prospettiva di welfare culturale. Il caso di Torino è originale. Qui le biblioteche offrono ospitalità ai cittadini nei loro uffici per incontrare professionisti (contabili, notai, ecc.) per ottenere consulenza, mentre a Roma e Milano c'è un crescente impegno nei confronti della popolazione carceraria. Il caso delle biblioteche di prossimità e delle biblioteche condominiali è unico, mentre cresce la promozione della cittadinanza attiva e della pratica dell'ascolto. Innovare significa anche trasferire competenze agli studenti che consentono loro di operare in un ambiente Wikimediano o utilizzare le collezioni come opportunità di conversazione con la comunità. L'innovazione per le biblioteche accademiche passa anche attraverso la loro capacità di presentarsi come digitali e partecipativi grazie alle opportunità offerte dalla Terza Missione e alle opportunità offerte alle biblioteche accademiche per rispondere alle forti spinte verso la scienza aperta. Infine in un breve articolo viene descritta la nuova alleanza tra una biblioteca pubblica e una biblioteca per i pazienti di un istituto di oncologia. -
Le antiche biblioteche della salute — Rivista IBC - Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna [2005]
Il patrimonio delle antiche biblioteche ospedaliere dell'Emilia-Romagna conta circa 40.000 volumi, tra libri e periodici. Oltre alle opere degli autori più famosi vi sono esemplari meno noti ma di grande valore e comunque assolutamente originali per il contesto storico-bibliografico che ha portato alla loro conservazione. -
ETHIC – Evaluation Tool of Health Information for Consumers. Development, features and validation [2014]
ETHIC (Evaluation Tool of Health Information for Consumers) è uno strumento sviluppato per la valutazione della qualità del materiale informativo sulla salute.La buona informazione è una componente fondamentale del processo terapeutico e le tematiche di Health Information sono di importanza strategica, soprattutto in contesti sociali e culturali caratterizzati da bassi livelli di alfabetizzazione, come quello italiano.Lo strumento ETHIC, sviluppato in collaborazione fra Biblioteca GP Corradini dell'Azienda Usl di Reggio Emilia - IRCCS e la Biblioteca Scientifica e per Pazienti del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano IRCCS , è ora in fase di validazione. -
Regolamento Organizzativo del Sistema Bibliosan. Profilo di una biblioteca, requisiti del bibliotecario (2007) e Carta dei Servizi (2011)
IL Regolamento organizzativo, come integrato nel 2009, indica: a) Profilo di attività di una biblioteca del sistema e b) Requisiti per il Responsabile e personale addetto Profilo di una biblioteca rende accessibili alla propria utenza le risorse informative biomediche in qualsiasi formato presenti; aderisce ai progetti/servizi di collaborazione interbibliotecaria (NILDE, ACNP, etc.) dotandosi degli strumenti idonei a garantirne la partecipazione attiva; promuove l’aggiornamento professionale del proprio personale provvede agli strumenti tecnologici (PC, reti informatiche, fotocopiatrici etc.) che consentano un pieno utilizzo delle proprie risorse e servizi; fornisce supporto bibliografico e documentale ai progetti di ricerca in corso nel proprio Ente, sia in fase istruttoria che operativa; collabora alla valutazione della attività di ricerca, con particolare riferimento alla produttività scientifica, mediante indicatori bibliometrici; concorre alla formazione permanente del personale del proprio Ente, diffondendo la conoscenza e l’uso di strumenti e metodi utili al recupero delle informazioni; promuove i servizi offerti con modalità diverse che tengano in considerazione le differenze in conoscenze tecnologiche e competenze professionali dei propri utenti; sviluppa progetti di ricerca originali e strumenti di eccellenza su tematiche connesse all’attività propria del servizio bibliotecario, in particolare riferite all’ archiviazione, gestione, produzione, diffusione e condivisione dell’informazione scientifica; valorizza l’attività scientifica svolta nel proprio Ente; supporta le esigenze informative sanitarie del cittadino/paziente, per quanto possibile e secondo la specificità del proprio servizio.