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Collaborazione
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Prendersi cura della salute: un’insolita alleanza. Biblioteche biomediche e biblioteche pubbliche (2020)
Il dossier "Biblioteche Innovative" presenta una rassegna delle esperienze delle biblioteche che hanno in comune la ricerca di soluzioni volte a ridefinire il loro ruolo, con particolare attenzione alla dimensione sociale e ai nuovi percorsi di accesso alla conoscenza. Partendo da un'esperienza bibliotecaria concepita come centro della comunità, passiamo ad esaminare un caso di coinvolgimento delle imprese locali in una prospettiva di welfare culturale. Il caso di Torino è originale. Qui le biblioteche offrono ospitalità ai cittadini nei loro uffici per incontrare professionisti (contabili, notai, ecc.) per ottenere consulenza, mentre a Roma e Milano c'è un crescente impegno nei confronti della popolazione carceraria. Il caso delle biblioteche di prossimità e delle biblioteche condominiali è unico, mentre cresce la promozione della cittadinanza attiva e della pratica dell'ascolto. Innovare significa anche trasferire competenze agli studenti che consentono loro di operare in un ambiente Wikimediano o utilizzare le collezioni come opportunità di conversazione con la comunità. L'innovazione per le biblioteche accademiche passa anche attraverso la loro capacità di presentarsi come digitali e partecipativi grazie alle opportunità offerte dalla Terza Missione e alle opportunità offerte alle biblioteche accademiche per rispondere alle forti spinte verso la scienza aperta. Infine in un breve articolo viene descritta la nuova alleanza tra una biblioteca pubblica e una biblioteca per i pazienti di un istituto di oncologia. -
Regolamento Organizzativo del Sistema Bibliosan. Profilo di una biblioteca, requisiti del bibliotecario (2007) e Carta dei Servizi (2011)
IL Regolamento organizzativo, come integrato nel 2009, indica: a) Profilo di attività di una biblioteca del sistema e b) Requisiti per il Responsabile e personale addetto Profilo di una biblioteca rende accessibili alla propria utenza le risorse informative biomediche in qualsiasi formato presenti; aderisce ai progetti/servizi di collaborazione interbibliotecaria (NILDE, ACNP, etc.) dotandosi degli strumenti idonei a garantirne la partecipazione attiva; promuove l’aggiornamento professionale del proprio personale provvede agli strumenti tecnologici (PC, reti informatiche, fotocopiatrici etc.) che consentano un pieno utilizzo delle proprie risorse e servizi; fornisce supporto bibliografico e documentale ai progetti di ricerca in corso nel proprio Ente, sia in fase istruttoria che operativa; collabora alla valutazione della attività di ricerca, con particolare riferimento alla produttività scientifica, mediante indicatori bibliometrici; concorre alla formazione permanente del personale del proprio Ente, diffondendo la conoscenza e l’uso di strumenti e metodi utili al recupero delle informazioni; promuove i servizi offerti con modalità diverse che tengano in considerazione le differenze in conoscenze tecnologiche e competenze professionali dei propri utenti; sviluppa progetti di ricerca originali e strumenti di eccellenza su tematiche connesse all’attività propria del servizio bibliotecario, in particolare riferite all’ archiviazione, gestione, produzione, diffusione e condivisione dell’informazione scientifica; valorizza l’attività scientifica svolta nel proprio Ente; supporta le esigenze informative sanitarie del cittadino/paziente, per quanto possibile e secondo la specificità del proprio servizio. -
L'importanza dei servizi bibliotecari negli ospedali [2013]
"Per promuovere la lettura e rendere accessibile a tutti i cittadini il diritto alla cultura e all'informazione, la Regione Toscana ha attivato specifici progetti mirati a sostenere e a promuovere i servizi bibliotecari destinati alle categorie a rischio esclusione sociale, in particolare ai degenti ospedalieri e ai disabili..."IL modello toscano è un esempio di collaborazione fra biblioteca pubblica e ospedale -
Guida alle biblioteche biomediche italiane (1993)
Pubblicata nel 1993 a cura del Gruppo di lavoro biomedicina dell'AIB, in questa Guida sono censite 798 tra biblioteche e centri di documentazione. Di queste, a dire il vero solo 300 avevano risposto direttamente al questionario inviato per redigere la Guida, mentre le altre notizie sono desunte da fonti indirette.[Di questa guida non è disponibile la versoone digitalizzata.Lacuna da colmare!] -
The National Library of Medicine and medical informatics
A proposito di relazioni professionali fra bibliotecari e informatici in biomedicina, il direttore della National Library of Medicine (NLM), US precisa il ruolo dell'informatica medica: "L'informatica medica tenta di fornire la base teorica e scientifica per l'uso di sistemi informativi automatizzati in biomedicina. Anche se un nuovo campo, le sue radici sono nel 19º secolo. La National Library of Medicine (NLM) iniziò a classificare la letteratura medica e a pubblicare l'Index Medicus nel 1897. All'inizio degli anni sessanta, la crescita dell'indice diede origine a MEDLARS, il primo sistema bibliografico computerizzato di successo su larga scala. Nel 1971, all'incirca nel periodo in cui MEDLARS si è evoluto in un sistema di recupero on-line a livello nazionale noto come MEDLINE, un comitato dell'Association of American Medical Colleges ha pubblicato una relazione in cui si chiede alla NLM di esercitare una forte leadership nello sviluppo di applicazioni informatiche per il trasferimento di informazioni in medicina.La NLM ha sponsorizzato diversi programmi di formazione e ricerca in questo settore e sta ora sviluppando il concetto di "centri di eccellenza" in informatica medica. Inoltre, ci sono una serie di attuali attività di ricerca e sviluppo all'interno dei programmi interni ed extramurali NLM che possono influenzare il progresso dell'informatica medica." -
Network Bibliotecario Sanitario Toscano
Per valorizzare e diffondere le migliori conoscenze scientifiche nasce il NBST, acronimo di Network Bibliotecario Sanitario Toscano, la cui gestione è affidata all'Agenzia Regionale di Sanità